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Il quotidiano in classe ... Esce dalla classe!

  • Arianna Rossi
  • 26 nov 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

Anche quest’anno si parte subito in quarta…anzi in quinta!

Il 25 di settembre noi alunni delle classi V AFM-SIA della sede di Pontremoli, accompagnati dai nostri compagni della sede di Fivizzano, ci siamo recati a Firenze per partecipare ad una conferenza. E non una conferenza qualunque! Si trattava, infatti, di un convegno organizzato come una vera e propria intervista al presidente della Bundesbank, la banca centrale tedesca, Jens Weidmann. All’evento erano presenti anche il presidente de “Il sole 24 ore”, Roberto Napoletano ed il presidente dell’Osservatorio permanente Giovani-Editori, Andrea Ceccherini.

Siccome la conferenza sarebbe iniziata verso le 17:30 del pomeriggio, una volta arrivati a Firenze abbiamo girovagato per le vie e i negozi intorno a Piazza Duomo. Poi ci siamo tutti ritrovati per avvicinarci al teatro Odeon dove si sarebbe svolto l’evento.

Inizialmente vi sono state le presentazioni e ci sono state date le istruzioni su come partecipare al “lifeshot”, un’applicazione che noi ragazzi in sala avremmo dovuto utilizzare per farci una foto e condividerla sul sito. Insomma, ci hanno reso partecipi di questa iniziativa. Ma lo siamo stati ancora di più quando abbiamo avuto la possibilità di porre noi, in prima persona, delle domande a Jens Weidmann. A rompere il ghiaccio è stato però il giornalista Roberto Napoletano che ha posto alcune domande al presidente della Deutche Bank…alcune delle quali addirittura un po’ scomode.

Alla seguente domanda:”La Volkswagen aveva inventato un software per bypassare i controlli ambientali: in quanto tedesco come si sente?”. Jens Weidmann ha risposto:”L’ho trovato un gesto stupido. Pensare di poter manipolare queste istituzioni è da ingenui, ma va oltre questo episodio. Bisogna però anche considerare che la Volswagen costruisce ed assembla macchine anche con componenti che acquista in altri Paesi Europei, tra cui anche l’Italia. Spero comunque che lo scandalo rimanga limitato”.

A questa risposta abbiamo avuto la sensazione che volesse scaricare un po’ di responsabilità anche su altri soggetti oltre che la Volswagen.

Dopo varie altre domande il testimone è passato in mano a noi ragazzi. In tantissimi volevamo porre una domanda al presidente della Bundesbank, ma purtroppo non tutti ci sono riusciti.

“Se avesse un figlio della nostra età, in che Paese vorrebbe farlo crescere?” gli è stato chiesto. “L’importante è trovarsi in un Paese che offra la possibilità di formarsi. Ogni Paese va bene, ma per il momento preferirei che mio figlio continuasse a vivere in Germania”. E’ stata la risposta.

Ed ancora:”Cosa pensa dell’economia italiana? Quali aspetti cambierebbe?”. Jens Weidmann risponde:”A mio avviso una delle sfide maggiori è l’alta disoccupazione giovanile. In Italia i giovani corrono un rischio più alto rispetto all’essere in Germania, le possibilità sono meno pronunciate. Diciamo che la struttura del mercato del lavoro è molto importante”.

Ed abbiamo proseguito con l’intervista fino alle 19:30. Al termine, il presidente della banca tedesca è stato molto disponibile, acconsentendo anche a fare un selfie con alcuni di noi.

E’ stata una bellissima esperienza, molto interessante, che ci ha aperto gli occhi su un ambiente che noi non consideravamo.


 
 
 

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